14 Giu L’analisi del ciclo di vita di FITT B-Active secondo gli standard internazionali ISO 14040 e ISO 14044
Nella visione di FITT, essere un’impresa sostenibile si traduce nel fare impresa generando valore economico, ambientale e sociale: è una condizione che per essere ottenuta richiede lavoro, tempo e un percorso di miglioramento continuo.
Sul fronte istituzionale, FITT è diventata Società Benefit: ha modificato il suo statuto all’interno del quale ha aggiunto, insieme allo scopo di perseguire profitto, l’impegno pubblico e ufficiale di avere un impatto positivo sulla società e sulla biosfera, operando in modo responsabile, sostenibile e trasparente.
Sul piano produttivo, il percorso di responsabilità di FITT passa attraverso quattro azioni fondamentali: misurare, conoscere, migliorare e compensare.
Per migliorare l’impatto che FITT ha sull’ambiente deve, in primo luogo, misurarlo e conoscerlo.
Per questo motivo, ricorre all’analisi del ciclo di vita per i prodotti di punta, condotta in partnership con il Centro Studi Qualità e Ambiente – CESQA – del Dipartimento Ingegneria Industriale dell’Università di Padova . Il Life Cycle Assessment (LCA) è uno strumento empirico basato sulla raccolta e l’analisi dei dati che permette di avere una mappatura scientifica degli impatti, di individuare le aree di miglioramento e di comunicarli in modo trasparente a tutti gli stakeholders.
Anche FITT B-Active Flex, il primo per la sua applicazione, è stato sottoposto a LCA, secondo gli standard internazionali ISO 14040 e ISO 14044 per analizzare gli impatti associati al ciclo di vita del prodotto stesso e per effettuare una comparazione tra le diverse alternative tecnologiche disponibili sul mercato.
L’LCA è la metodologia di cui si serve FITT per capire quali materie prime e quali processi risultano maggiormente critici, per conoscere l’impronta dei propri prodotti e per monitorarsi nel tempo, innescando un circolo virtuoso di miglioramento continuo.